Carenza e Indisponibilità: Perché alcuni farmaci non sono reperibili?

Fare chiarezza sulla poca reperibilità di molti farmaci

Negli ultimi anni, come sappiamo tutti benissimo, l’intero pianeta è stato scosso da diversi eventi che hanno minato l’equilibrio socio-economico globale. Crisi energetica e ambientale, pandemia, guerra, inflazione hanno portato ad un rallentamento e in certi casi anche un peggioramento nel lavoro di molte industrie. Tra queste industrie rientra ovviamente anche quella farmaceutica. In questo blog cercheremo di spiegare in maniera più o meno dettagliata quelle che sono le motivazioni dietro la mancanza di un farmaco.

Cosa significa Carenza?

E’ bene partire da queste due terminologie poiché ci permettono di distinguere due diversi fenomeni. La “carenza” di un farmaco o medicinale, intesa come difficoltà o impossibilità per il paziente nel suo reperimento, è un fenomeno che può avere carattere temporaneo o permanente e può essere determinato da diverse problematiche come la mancanza del principio attivo (alcuni principi attivi posso essere estratti da piante che hanno difficoltà a crescere e riprodursi), problemi legati alla produzione (usura dei macchinari, riammodernamento), provvedimenti di carattere regolatorio (nuove normative che portano alla riformulazione dei dosaggi), imprevisto incremento delle richieste di un determinato medicinale ed emergenze sanitarie.

La carenza di un particolare medicinale o anche di intere categorie di medicinali può quindi dipendere da diversi fattori che purtroppo sfuggono spesso al controllo umano. A queste motivazioni appena elencate vanno però ne affiancate di nuove e diverse che hanno avuto un risvolto sulla vita di tutti: l’aumento dei costi di elettricità, di carburante e di imballaggio. Spesso le aziende, per tutti i motivi sopra elencati, sono costrette a rallentare o addirittura arrestare la produzione di un determinato farmaco.

La carenza di un farmaco può incidere significativamente sui pazienta e sulla qualità della vita. Una carenza prolungata di un farmaco, in un piano terapeutico mensile o il passaggio ad un’alternativa meno efficace, ha purtroppo un costo in termini di salute. Anche questa, il passaggio da un farmaco all’altro, data la poca disponibilità o l’assenza di uno, può generare a sua volta una mancanza in un farmaco, capace di assolvere la stessa funzione, per l’improvviso numero di richieste.

Cosa significa Indisponibilità?

Per indisponibilità, al contrario, si intende un medicinale per il quale la difficoltà di reperimento non sia correlata a problematiche produttive, ma a disfunzioni nella filiera produttiva. In questo caso si fa riferimento a tutte quelle aziende terze parti implicate nell’arrivo di un prodotto agli scaffali. Il discorso include quindi tutte le fasi - dall’approvvigionamento del principio attivo alle aziende produttive fino alla distribuzione locale. Compagnie di trasporto e spedizionieri, sempre per i motivi più disparati legati al momento socio-economico, sono costretti a rimodulare i propri viaggi e le proprie consegne per far fronte ai rincari del caso portando spesso ad un ritardo o ad un rinvio delle consegne. In attesa delle consegne, spesso capita che le farmacie e gli esercenti restino senza uno o più prodotti. Al contrario delle carenze, le indisponibilità, di solito, non si manifestano in maniera uniforme sul territorio nazionale. Purtroppo però, l’ultimo periodo, ha portato ad un generale livellamento delle carenze e delle indisponibilità su tutta la nazione.

Cosa si può fare nei casi di carenza e indisponibilità?

Arginare il fenomeno purtroppo non è semplice e per la stragrande maggioranza dei problemi appena descritti è impossibile trovare una soluzione unica che risolva le implicazione correlate alla produzione e alla distribuzione di un farmaco.

Ma cosa si può fare nel proprio piccolo quando vi è necessità di un farmaco - o meglio, quando si ha necessità di un principio attivo?

Una soluzione efficace è rappresentata dal medicinale generico. ”Per medicinale generico si intende un medicinale avente la stessa composizione qualitativa e quantitativa in termini di sostanze attive e la stessa formulazione farmaceutica di un medicinale di riferimento, nonché una bioequivalenza con il medicinale di riferimento dimostrata da stuti appropriati. Sono definiti medicinali equivalenti i medicinali con obbligo di prescrizione medica, aventi uguale composizione in principi attivi, nonché forma farmaceutica, via di somministrazione, modalità di rilascio, numero di unità posologiche e dosi unitarie uguali, ad esclusione di quelli coperti da brevetto sul principio attivo. I medicinali aventi tali caratteristiche devono intendersi possedere la stessa efficacia terapeutica. Tale dicitura riferita al medicinale generico rimarca che il medicinale generico è sovrapponibile per efficacia e sicurezza, e quindi terapeuticamente equivalente, al medicinale di riferimento.” (art.10, comma 5, lettera b del D.Lgs 219/2006)

Si presenta quindi una soluzione efficace e anche più economica. Molto spesso, decidere di comprare e assumere farmaci equivalenti, può evitare la spinosa situazione di restare senza farmaco soprattutto laddove l’assunzione è giornaliera o prescritta in piani terapeutici ciclici.

Molto spesso, come per tanti settori, si fa affidamento su di un prodotto perché ha quel nome o quella scatola ignorando che ciò che conta è il principio attivo dietro al farmaco, reale protagonista di ogni prescrizione. Il farmaco generico, ovviamente, non ha un “nome” ma bensì ha il principio attivo che può assolvere la stessa funzione del suo corrispettivo più famoso. Per tale motivo, comprare e assumere farmaci generici, può essere una soluzione efficace a questo periodo di crisi nel settore produttivo farmaceutico.

Per ogni delucidazione, informazione, rassicurazione e consiglio sui farmaci generici, sulle carenze, indisponibilità o per qualsiasi altra questione legata al mondo farmacologico troverai le nostre farmaciste sempre a tua disposizione in Piazza Giuliano della Rovere 2C.

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